Venerdì, 1° maggio 2015
Cari fratelli e sorelle,
buongiorno!
Sono grato per la possibilità di unire la mia
voce a quelle di quanti siete convenuti per questa inaugurazione. E’ la voce
del Vescovo di Roma, che parla a nome del popolo di Dio pellegrino nel mondo
intero; è la voce di tanti poveri che fanno parte di questo
popolo e con dignità cercano di guadagnarsi il pane col sudore della fronte. Vorrei
farmi portavoce di tutti questi nostri fratelli e sorelle, cristiani e anche
non cristiani, che Dio ama come figli e per i quali ha dato la vita, ha
spezzato il pane che è la carne del suo Figlio fatto uomo. Lui ci ha insegnato
a chiedere a Dio Padre: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. La Expo è
un’occasione propizia perglobalizzare la solidarietà. Cerchiamo di non
sprecarla ma di valorizzarla pienamente!
In particolare, ci riunisce il tema: “Nutrire
il pianeta, energia per la vita”. Anche di questo dobbiamo ringraziare il
Signore: per la scelta di un tema così importante, così essenziale… purché non
resti solo un “tema”, purché sia sempre accompagnato dalla coscienza
dei “volti”: i volti di milioni di persone che oggi hanno fame, che oggi
non mangeranno in modo degno di un essere umano. Vorrei che ogni persona – a
partire da oggi –, ogni persona che passerà a visitare la Expo di Milano,
attraversando quei meravigliosi padiglioni, possa percepire la presenza di quei
volti. Una presenza nascosta, ma che in realtà dev’essere la vera
protagonista dell’evento: i volti degli uomini e delle donne che
hanno fame, e che si ammalano, e persino muoiono, per un’alimentazione troppo
carente o nociva.